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I giorni della merla

i giorni della merla

I giorni della merla

Questa è piccola favola, inventata tanti, tanti anni fa e che spiega a modo suo come affrontare pericoli ed uscirne vincitori e trasformati.

 

I TRE DI’ D’LA MERLA

C’era una volta una famiglia di merli che, come tutti i merli di allora, avevano delle bellissime piume soffici, bianche e candide come la neve: Mamma Merla, Papà Merlo e i tre cuccioli Merlì, Merlò e Merlà.  La famiglia viveva sul tetto di una casetta nella città di Torino.

Un inverno la neve aveva ricoperto tutte le strade e i tetti della città.  Nevicava fitto fitto e a gennaio fuori era tutto gelato, il cibo scarseggiava e la famiglia di merli stava morendo di fame e di freddo.

Con la neve sulla testina e il becco congelato, a mamma Merla venne un’idea bellissima: rifugiarsi nel camino della casa al calduccio. Entrò con cautela dentro il comignolo per controllare la situazione. Visto che non c’era pericolo, Mamma Merla disse a Papà Merlo di far entrare i piccoli Merli, Merlò e Merlà. Tutti furono avvolti da una nuvoletta calda, perché il camino nella casetta era stato acceso. La famiglia dei merli si strinse vicina e si addormentò, piuma contro piuma, rimanendo al calduccio.

Passarono tre giorni, che furono i più freddi di tutto quell’inverno, e finalmente spuntò il sole.  Era il primo febbraio. Le nuvole cariche di freddo e di neve si erano allontanate, lasciando spazio ad un cielo azzurro e pieno di luce.  Piano piano Mamma Merla e Papà Merlo uscirono dal comignolo e così anche i piccoli, tutti contenti di ritornare a rivedere il sole.  Ma quasi quasi non riuscivano a riconoscersi. Le loro belle piume bianche erano diventate tutte nere. Ma perché? Finalmente mamma Merla capì.

Il fumo del camino li aveva scaldati nei giorni più freddi dell’inverno, ma aveva colorato tutte le loro piume di nero.   E da quel giorno le piume dei merli sono diventate tutte nere.

 

1 Comment
  • Diana Barbieri
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    GRAAAAZIE!!! Bellissima idea. Mi avete fatto fare un tuffo nei miei ricordi d’infanzia. Aspetto la prossima.

    7 febbraio 2021 at 8:00

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