Il mercante di seta
Personalmente non considero il contenuto del “Mercante di seta” di grande spessore letterario come, ad esempio, le opere di Jane Austen, ma la trama è avvincente tanto da spingere a leggerlo tutto d’un fiato, ed è ricca di elementi del mondo tessile e sociale che potrebbero ben figurare nella nostra Chieri di quel secolo. I ruoli dei personaggi sono un po’ scontati, ma l’atmosfera, il contesto con rivoluzione industriale in arrivo, le descrizioni del lavoro della tessitura serica sono gli elementi che danno alla vicenda valore. L’autrice descrive, infatti, con molti particolari il mondo della tessitura della seta, della sua lavorazione, della realizzazione di ogni tessuto, delle difficoltà sociali ed economiche dei tessitori.
Il finale, positivo, è scontato per il nostro tempo, ma non per il loro; e diventa ancora più interessante perché l’autrice si è ispirata, pur scrivendo una vicenda di pura finzione, a fatti reali che elenca nella postfazione. Anna è, infatti, Anna Maria Garthwaite, famosa disegnatrice di seta vissuta a Londra, citata nel Dizionario Universale del Commercio del 1751 come colei che “introdusse i principi della pittura nel telaio”, e le proteste e sommosse dei tessitori sono realmente avvenute.
Rosanna Perilongo
Autore: Liz Trenow
Traduttore: Anna Ricci
Editore: Newton Compton Editori
Data pubblicazione: 7/02/2018
Pagine 382