Giusto
Giusto si può definire un romanzo, come fa l’autore, per via dello stile narrativo secco, essenziale, ed anche per la drammaticità della vicenda, dove gli incubi si mescolano a liberazioni inattese e le emozioni più profonde a tratti affiorano senza mai traboccare. Una storia nota a tutti, tanto che i vari personaggi non hanno bisogno di nomi e si rivelano pian piano per quello che sono, anche le figure più sfumate. Allo stesso modo si scopre poco alla volta la verità dei rapporti umani, complessi e inesplicabili nei loro aspetti più intimi; soprattutto emerge il ruolo della paternità come fondante nell’esperienza umana, dapprima radicata in un sogno sfuggente, ma poi governata fino alla fine con una lunga ricerca intessuta di quotidianità, fatiche e tanto mistero, sostenuta dall’amore di una donna quale ogni uomo vorrebbe avere accanto.
Ogni storia d’amore reca in sé qualcosa di magico, che mai è avvenuto e che mai più si ripeterà, ma in questo racconto è l’amore il vero protagonista, un amore esteso al di là di ogni orizzonte, capace di trasformare una coppia nel riflesso di qualcosa più grande che nulla riesce a scalfire, neppure la maledizione lanciata da un’ ombra evanescente che scompare nel nulla.
Leggetelo adagio, lasciandovi coinvolgere nel gioco dei ruoli e dei sentimenti, e poi magari rileggetelo ancora per gustarlo meglio.
Gianni S.
Autore: Giovanni Donna D’Oldenigo
Editore: Marietti
Collana: Le Fionde
Anno edizione: 2006
Emilio Berra
Bella presentazione e interessante segnalazione. Grazie.