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Chi siamo La Confraternita della Misericordia (CDM) nasce nel 1577 con le funzioni di una moderna Conferenza di S. Vincenzo. e dal 1678 il Santuario dell'Annunziata è sotto la sua cura e custodia. Ad oggi conta su 150 iscritti e attraverso la formazione di Gruppi di Volontariato è operativa sul territorio chierese a favore della Comunità.
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“Aprire gli occhi sul mondo”

“Aprire gli occhi sul mondo”

Dal primo libro di Samuele
1Sam 16,1b.4.6-7.10-13

In quei giorni, il Signore disse a Samuele: «Riempi d'olio il tuo corno e parti. Ti mando da Iesse il Betlemmita, perché mi sono scelto tra i suoi figli un re». Samuele fece quello che il Signore gli aveva comandato. Quando fu entrato, egli vide Eliàb e disse: «Certo, davanti al Signore sta il suo consacrato!». Il Signore replicò a Samuele: «Non guardare al suo aspetto né alla sua alta statura. Io l'ho scartato, perché non conta quel che vede l'uomo: infatti l'uomo vede l'apparenza, ma il Signore vede il cuore». Iesse fece passare davanti a Samuele i suoi sette figli e Samuele ripeté a Iesse: «Il Signore non ha scelto nessuno di questi». Samuele chiese a Iesse: «Sono qui tutti i giovani?». Rispose Iesse: «Rimane ancora il più piccolo, che ora sta a pascolare il gregge». Samuele disse a Iesse: «Manda a prenderlo, perché non ci metteremo a tavola prima che egli sia venuto qui». Lo mandò a chiamare e lo fece venire. Era fulvo, con begli occhi e bello di aspetto. Disse il Signore: «Àlzati e ungilo: è lui!». Samuele prese il corno dell'olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del Signore irruppe su Davide da quel giorno in poi.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Ef 5,8-14

Fratelli, un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come figli della luce; ora il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità. Cercate di capire ciò che è gradito al Signore. Non partecipate alle opere delle tenebre, che non danno frutto, ma piuttosto condannatele apertamente. Di quanto viene fatto in segreto da [coloro che disobbediscono a Dio] è vergognoso perfino parlare, mentre tutte le cose apertamente condannate sono rivelate dalla luce: tutto quello che si manifesta è luce. Per questo è detto: «Svégliati, tu che dormi, risorgi dai morti e Cristo ti illuminerà».

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 9, 1.6-9.13-17.34-38

In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita; sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va' a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa Inviato. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l'elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest'uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c'era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori. Gesù seppe che l'avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell'uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui.

 

Il Vangelo di Giovanni arriva alla fine del primo secolo, quando gli altri Vangeli erano già stati scritti e tutta la Chiesa li conosceva.  Molto diverso dagli altri Vangeli. Tutta la narrazione è concentrata attorno a sei avvenimenti, che Giovanni sviluppa in modo dettagliato, avvenimenti carichi di significati simbolici, come questo episodio del cieco nato, tra il comico e il grottesco, alla Fantozzi.

Questo povero diavolo da cieco aveva il suo posto nella società, viveva di elemosina e godeva della benevolenza dei suoi concittadini, ma nel momento in cui qualcuno gli apre gli occhi, lo aiuta a vedere, si trova il mondo contro.  Prima di tutto nessuno si rallegra per la sua guarigione (gli amici dove sono finiti?), poi perde la sua postazione di mendicante, che in fondo era il suo lavoro, in quanto  è cacciato dal Tempio, e perfino i suoi genitori se ne lavano le mani di lui.

Se apri gli occhi, più nulla è come prima.  L’unico che va a raccattarlo è ancora Gesù.  Tristissima realtà.  Finché sei una talpa, conservi la tua posizione sociale, ma se apri gli occhi, l’istituzione ti esclude. Lo diceva anche il buon Machiavelli: il Principe deve circondarsi di personaggi mediocri, se vuole regnare; le persone intelligenti, quelli che vedono troppo lontano sono pericolosi per il potere.  E infatti Gesù, che vedeva lontano, è finito in croce.

L’invito del Vangelo è aprire gli occhi sul nostro mondo. Mai come oggi c’è bisogno di profeti nella chiesa e nella società civile, e purtroppo mai come oggi siamo dominati dall’ottusità mentale e dalla miopia. Un chiaro esempio emerge dal servizio pubblico di informazione: grandi spazi dedicati alla cucina, che va tanto bene, ma sembra diventata la panacea di ogni male, alle partite di calcio e al mondo di chiacchiere, che ruota intorno ad esse, al gossip, alla autocelebrazione dei personaggi della televisione. Poi però silenzio assoluto su situazioni disperate di sfruttamento e di violenza in America Latina o in Africa centrale, dove sono in gioco grossi interessi economici del mondo occidentale.  Guai ad aprire gli occhi su queste cose.

Hélder Camara, il cardinale di Recife assassinato nella sua cattedrale nel 1999, diceva: “Se offro da mangiare ai poveri, allora sono un santo; se spiego perché sono poveri, allora sono un comunista.”

Come dice il Saggio: procura un cavallo veloce a chi dice la verità.

 

Lampada ai miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino.
Rispondiamo insieme: ascoltaci, Signore.

Ti preghiamo perché i nostri occhi vedano, Signore. Perché possiamo vedere chi vicino a noi e povero, chi patisce ingiustizia, chi ha bisogno di essere difeso. Donaci uno sguardo libero da pregiudizi e antipatie, e che il nostro pensiero non si inaridisca.   Noi ti preghiamo

Apri gli occhi della tua Chiesa, perché abbia il coraggio della verità e non si leghi al carro dei potenti con reticenze e silenzi colpevoli, non mortifichi il dono della profezia e possa essere il tuo sguardo sul mondo.   Noi ti preghiamo

Ti preghiamo per l’Europa, perché  sappia ricostruire la propria identità   attorno ai valori di libertà e giustizia che furono alla base della sua cultura, attingendo dalla propria storia millenaria e dalle  antiche radici cristiane.   Noi ti preghiamo

Ti preghiamo per gli uomini del nostro tempo, perché il loro orizzonte si apra fino ai confini del mondo, perché possano vedere oltre i limiti delle lingue, delle razze e delle religioni, e nasca in tutti una volontà di pace.  Noi ti preghiamo
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Signore nostro Dio, chiunque ti ha abbandonato può ritornare a te, perché per te nessuna cosa è senza rimedio. Soltanto il tuo amore è irrevocabile. Lasciaci vedere il tuo volto, sii nostro Padre e donaci la vita.

 

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